Elton John parla veneto, ma nessuno lo sa

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Premiere come non se ne vedevano da tempo a Cannes per Rocketman, il musical-biopic fuori concorso sulla vita spericolata di Elton John diretta da Dexter Fletcher (lo stesso che ha completato Bohemian Rhapsody sui Queen dopo la defenestrazione di Bryan Singer post #metoo).
Elton John, ventisei anni dopo aver girato a Cannes il video di I am Still Standing, ha ringraziato commosso la folla tanto in delirio quanto lo permettono nel Grand Theatre Lumiere del Palais du Film.

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Bella Hadid alla prima di Rocketman

Bella Hadid alla prima di Rocketman

Poi tutti alla spiaggia del Carlton per il solito party da un milione di dollari, dove Elton John ha cantato in un duetto con la Star del film Taron Egerton quella I am Still Standing di 26 anni prima (questa volta sobrio e non fatto di coca come lo stesso film ci narra).

L’AD di Paramount Jim Gianopulos punta tutta la sua stagione delle prime cinematografiche (che in USA coincide con l’estate, non essendoci ferie per nessuno ed essendo i cinema uno dei primi luoghi dove venne introdotta l’aria condizionata fin dagli anni ‘20) su questa pellicola vietata ai minori di 17 anni se non accompagnati (Bohemian Rhapsody era “aperta”), perché molto più orientata sull’esplorazione della vita debosciata nell’Inghilterra degli anni ‘70 e ‘80.

Italo e Tommaso a sinistra di nonna Marta

Italo e Tommaso a sinistra di nonna Marta

Un parto difficile per questo progetto, in piedi da più di venti anni, che ha cambiato sceneggiatore, attore principale e studio diverse volte, fino a ritrovarsi sotto il budget per 41 milioni un anno e mezzo fa.
Ed ecco il “miracolo italiano”: entrano Italo e Tommaso Marzotto figli di Diamante Marzotto e nipoti dell’icona (nel bene e nel male) Marta Marzotto.
Sconosciuti ai più, su Italo non c’é nulla da sapere, mentre Tommaso ha un passato nel cinema indipendente, almeno secondo i trades e il sito IMDb (link)

Quello che è incredibile è che i fratelli di Valdagno, per la prima volta nelle cronache del mondo dello spettacolo come finanziatori, abbiano tirato fuori milioni di dollari per salvare il film make it or brake it (o la va o la spacca) di Paramount per il 2019 in cambio di un credito “special thanks”. Alla faccia dello “speciale”!.

Ma chi li rappresenta? Il loro ragioniere di Valdagno? Se è vero che il loro contributo ha salvato il film, il minimo era executive producer.

Ma forse dei credit ai due dei ex machina importa poco, come sembrano dirci le loro facce scanzonate come nonna Marta (a differenza dei loro genitori snob fino al midollo) simpatici figli del privilegio della provincia italiana, anche se fingono di vivere a Londra e Parigi.

Hollywood, persone così, ne ha ingoiate a bizzeffe insieme ai loro miliardi. Ci si augura che i fratelli Londinesi-Parigini di Valdagno lo sappiano e non facciano quella fine.

Duccio Mortillaro