Coachella, chi è costei?
La Coachella Valley è un oasi nel deserto a duecento chilometri da L.A., nota ai golfisti e ai pensionati, oltre che ai super ricchi che giocano a polo. Ma per due settimane in aprile ospita, dal 1998, il più importante festival dell’arte e della musica pop degli USA, il Coachella Valley Music and Art Festival.
Nato come un raduno di fattoni, Coachella è salita di importanza nei primi anni duemila e ha “svoltato” prima nel 2004 portando i Radiohead poi nel 2012 quando il rapper Snoop Doggy Dog ha presentato una sua canzone con l’ologramma di un altro rapper, Tupak Shakur, che era stato ucciso a colpi di pistola a L.A. quasi venti anni prima.
Da quel momento Coachella è diventata un misto di quello che il festival era (si sprecano in queste settimane i discorsi su come procurarsi pasticche e droghe di ogni genere per l’utilizzo al festival) e una sorta di Woodstock per super ricchi con “VIP special” : ingresso diecimila dollari a persona compreso il viaggio da LA in elicottero!
Sul palco di tutto e di più. Dalla sensazione diciasettenne Billie Eilish (nata dal nulla dopo milioni di visualizzazioni su YouTube un anno fa) ad Ariana Grande, criticata perché troppo commerciale, alla vincitrice dei Grammy Kacey Musgrave, oltre al DJ Diplo.
Ma Coachella è anche Hollywood. Non uno, non due, ma bensi quattro anteprime vere o anteprime dei trailer (i cosidetti “teasers”) di film. A cominciare da Paramount per l’atteso Rocketman. che non è l’ennesimo film su una missione spaziale, ma su Elton John. Location: l’Hotel Parker, costosissimo e super cool, atmosfera anni 50 (tipo Famiglia Brady in vacanza).
Warner Brothers non è stata da meno con il teaser Pokémon: Detective Pikachu, presenti Leonardo DiCaprio, Paris Hilton e Alessandra Ambrosio per citare alcuni. Amazon ha invece scelto di fare una vera premiere, Guava Island con Rihanna e Donald Glover, meglio noto come Childish Gambino. Annapurna Pictures, (una mini mini major, cioè uno degli studios più nuovi e all’avanguardia) ha affittato una villa per la premiere di Booksmart, ospite la musicista Jojo. Chiude le premiere quella di Electronic Arts, che non è uno studio ma il numero uno dei videogame, per il gioco The Sims.
Moschino ha fatto da co sponsor, e il designer-creativo Jeremy Scott ha dichiarato all’Hollywood Reporter: “Adoro immaginare, disegnare e far vivere personaggi così diversi grazie all’universo di Sims…proprio come con le collezioni di Moschino, dove creo un universo fantastico di storie e personaggi.”
Evidentemente Jeremy Scott non ha avuto problemi di “approvvigionamento” per Coachella.
E l’arte? Anche quella ispirata a quello che solo un buon viaggio con l’acido porta, con qualche spunto interessante nell’ambito del contemporaneo. Per chi non ha “viaggiato”, aiuta Overview Effects, un gigantesco lucertolone astronauta che dà una buona indicazione di quali visioni il mix giusto (o poco giusto) di pasticche porti; per chi invece apprezza qualcosa che non richiede l’uso di stupefacenti, i più “tradizionali” (per modo di dire) Colossal Cacti di Office Kovacs, a Mismo, di Sophia Enriquez hanno suscitato un certo interesse.
Coachella continua per un altro weekend, ma la coincidenza con le festività pasquali non ha aiutato. Tra martedi e mercoledi i locali a LA cominceranno a rianimarsi, mentre gli astanti di Coachella rientrano in città e smaltiscono le droghe, e chi non e’ tra gli eletti del primo weekend, dovrà accontentarsi di andare nel deserto a sentire musica a prezzi superscontati o persino gratis, dato che tutte le stazioni radio offrono biglietti per il secondo weekend a chi riesca a chiamare. Tutto per evitare un Deserto dei Tartari nel deserto californiano.