Sindacato Award

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Nessuna levataccia (vale la pena solo per gli Oscar ed i Golden Globes), ma molte sorprese alle nomination degli Screen Actor Guilds, o SAG-AFTRA Awards (in un’alba dove Los Angeles sembrava la Milano dei film degli anni settanta, grigia ed immersa nella nebbia).

Il premio del sindacato degli attori: circa 2.500 votanti su 160.000 iscritti di cui oltre l’ottanta per cento guadagna meno di ventimila dollari l’anno (in una città dove una pizza margherita costa 25 dollari), il che spiega perché ad Hollywood bisogna credere nei sogni.

Innanzi tutto Roma è stato snobbato, ma non stupisce perché il SAG non ha la categoria dei film stranieri e ha scelto un film con sottotitoli come candidato a miglior film solo una volta con La vita è bella (scoperto da Harvey Weinstein, per chi non lo sapesse), a favore dei soliti È Nata una Stella e Black Panther che si confermano le pellicole da battere nella corsa a miglior film dell’anno (che il premio del sindacato assegna come “Miglior Cast”). The Favourite fa una comparsa tra le nomination per miglior attrice e miglior attrice non protagonista, sostituito da Crazy Rich Asians (Crazy & Rich origine etnica nella versione italiana, chissà perché) come commedia. Tra i film drammatici BlackKlansman di Spike Lee la spunta (ignorato o quasi ai Globes e sul radar per il premio della critica) e Bohemian Rapsody (il film sui Queen con l’incredibile Rami Malek che è più Freddy Mercury di Freddy Mercury) spunta per la prima volta come candidato con nomination multiple (Malik, naturalmente).

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E gli esclusi? Qualche brivido di paura per If Beale Street Could Talk (piaciuto alla Hollywood Foreign Press) e per First Man (abbastanza gettonato dai Globes e superfavorito del premio della critica) completamente trascurato insieme a Green Book (una sola nomination contro cinque ai Globes). Va pero’ detto che i votanti del Sindacato (con la S maiuscola a Hollywood) hanno tempistiche diverse, sono molto più americani/New York centrici che cittadini del mondo/Los Angeleni centrici come votanti (a differenza di quanto si potrebbe pensare), oltre ad un sistema di votazioni che inizia prima di tutti gli altri; di conseguenza contano molto i film che si sono fatti conoscere prima della fine di novembre quando (Black panther e BlackKlansman). Ma soprattutto il Sindacato premia chi tra gli attori è disposto a partecipare agli incontri di presentazione con i membri: prima tra tutti la bellissima ma poco gettonata altrove Margo Robbie per Mary Queen of Scots.

Quanto valgono i SAG? Di più dei vari Whatever Awards (ce ne sono ancora almeno mezza dozzina che spunteranno in albe diverse tra oggi e fine anno), ma pochino in confronto ai Golden Globes (che rimangono il numero uno delle feste post premi oltre ai migliori indicatori di chi vincerà gli Oscar).

Questo forse perché il SAG (e gli altri sindacati, dagli autisti agli scrittori) fa già da padrone su tutto a Hollywood quando si deve fare un film: per ora non è riuscito ad imporre anche le scelte degli Oscar per contratto.

Duccio Mortillaro